Una Perla di Venere o Grande Traversata Elbana (G.T.E. Elba) di 4 giorni in Toscana
- I giorno
Arrivo a Portoferraio e trasferimento a Cavo.
Dorsale Orientale
Percorso: Cavo – Porto Azzurro Durata: 8 ore Lunghezza: km 17,6.
Quota massima: m. 516 slm.
Dislivello complessivo: m. 878. - II giorno
la Dorsale Centrale
Percorso: Porto Azzurro – Marina di Campo Durata: 8 ore.
Lunghezza: km 15,5.
Quota massima: m. 377 slm.
Dislivello complessivo: m. 859. - III giorno
la Vetta dell’Elba.
Percorso: Marina di Campo – Poggio.
Durata: 7 ore.
Lunghezza: km 19,8.
Quota massima: m. 1019 slm.
Dislivello complessivo: m. 1120. - IV giorno
l’antica via di comunicazione.
Percorso: Poggio – Pomonte.
Durata: 8 ore.
Lunghezza: km 19,5.
Quota massima: m. 748 slm.
Dislivello complessivo: m. 750.
Lunghezza: 72 km.
Rientro a Portoferraio.
Durata: 4 giorni.
Dislivello complessivo: 3607 m.
Partenza da Portoferraio alle ore 10:00 del primo giorno / Rientro da Portoferraio in tarda serata.
Qualità: Energia Acqua, Fuoco, Terra, Metallo, Aria, Meditazione Camminando, Presenza Mentale.
Note di Geologia
Dal punto di vista morfologico l’Elba risulta uno dei resti più significativi di un arcaico continente che saldava la Toscana alla Corsica. L’isola è divisibile in tre fasce: occidentale (Monte Capanne), centrale (tra Procchio e Marina di Campo), Orientale (Monte Calamita e Monte Serra). Per ulteriori approfondimenti rimandiamo alle numerose pubblicazioni sul tema.
Storia recente
Molto sinteticamente l’isola è stata considerata uno snodo nevralgico lungo le rotte del Mediterraneo che risalivano il Tirreno. Per questo è stata meta di incursioni piratesche come anche oggetto di contesa tra Pisa e Genova, finché Filippo II la vendette al Granduca di Toscana Cosimo I de Medici. Una parte dell’isola (orientale) passò sotto il dominio dei Borboni. Nel 1802 l’intera isola passò alla Francia. E poi divenne dominio indipendente durante la permanenza di Napoleone dal 3 maggio 1814 al 26 febbraio 1815. Dopo il Congresso di Vienna l’Elba ritornò al Granducato di Toscana per poi essere annessa al Regno unito d’Italia sotto re Vittorio Emanuele II.
Flora Mediterranea: boschi di lecci e macchia. I boschi un tempo molto estesi sono stati notevolmente ridotti ad opera dell’uomo sia per alimentare gli altoforni in cui venivano fusi i minerali estratti sull’isola sia per lo sfruttamento agricolo. La macchia in parte sostituisce i boschi ora scomparsi. Le piante di macchia più significative: il cisto, la ginestra, l’alloro e le euforbiacee.
Significative le colture di viti e olivi e la produzione di vino
Fauna
Sull’Elba si trova l’aspide e una popolazione molto densa di mufloni
Inoltre sull’isola transitano molte specie migratorie
Un’importante fonte di reddito risulta il pescato
Difficoltà:
EE€ = Escursione per Esperti (vedi legenda)
Abbigliamento: sportivo, scarpe da trekking (per informazioni chiedere alle guide).
Cosa Portare: attrezzatura standard + zaino da almeno 50 l. sacco a pelo e tenda (in caso di campeggio) scorte acqua.
Legenda
T = Turistico alla portata di tutti.
Percorso non lungo, ben segnalato che non richiede problemi di orientamento e dove è facile reperire acqua e cibo.
E = Escursione semplice.
Sentieri di ogni genere (mulattiere,pascoli, detriti, pietraie) non sempre segnalati, ma riportati in cartografia, dove ci sono poche possibilità per acqua e cibo.
EE = Escursione per Esperti.
Terreni o piani di calpestio particolari non sempre riportati sulle carte o con poche segnalazioni, guadi impegnativi (dopo piogge o disgelo). Scarsa presenza di acqua. Richiedono allenamento ed esperienza.
EEA = Escursione per Esperti ed Attrezzati.
La sigla si utilizza per percorsi attrezzati sia in grotta che lungo vie ferrate dove è richiesto l’uso di dispositivi di autoassicurazione. Questi percorsi non sono di competenza di una guida escursionistica che si appoggia per trekking EEA ad una guida alpina.