Anello dell’Amiata: una montagna a passo d’uomo. 2 giorni in Toscana.
- I giorno
Arrivo a Laghetto Verde sopra Abbadia San Salvatore. Arrivo ore 13:00 a Fonte delle Monache pranzo.
Ore 13:30 ripartenza alla volta di Madonna del Camicione (vicino Poggio Biello punto sosta per la notte) oppure pernotto in tenda a Madonna del Camicione (ca ore 17:00) Siamo a metà percorso Pernotto. - II giorno
Partenza ore 07:00 alla volta di Prato delle Macinaie dove si può consumare la colazione.
Ore 09:00 partenza alla volta di Fonte di Capovetra che si raggiunge in un paio d’ore. Breve sosta
Ripartenza alla volta di Acqua Passante (altre due ore). Da lì in un paio d’ore si raggiunge Laghetto Verde.
Ritorno.
Lunghezza:35 km.
Dislivello assoluto:350 m.
Partenza da mattina ore 09:30 – 10:00 da Laghetto Verde sopra le antiche miniere di Abbadia S.Salvatore e rientro a laghetto Verde intorno alle 16:00.
Qualità:Energia del fuoco, Armonia Corpo, Cuore, Cervello, Meditazione Camminando.
Si utilizza come testo ispiratore il Monte Analogo di René Daumal ed. Adelphi : …”tieni l’occhio fisso sulla via della cima, ma non dimenticare di guardare ai tuoi piedi. L’ultimo passo dipende dal primo. Non credere d’essere arrivato solo perché scorgi la cima. Sorveglia i tuoi piedi, assicura il tuo prossimo passo, ma che questo non ti distragga dal fine più alto. Il primo passo dipende dall’ultimo”.
L’Anello dell’Amiata, come dice il nome, è un classico itinerario da trekking nonché ciclabile nella maggior parte del percorso, che descrive un cerchio tutto intorno al Monte Amiata, fra quote comprese tra i 950 mt. e i 1300 mt. di altitudine.
Il percorso si snoda fra bellissimi sentieri nei boschi di faggi e castagni, con alcuni tratti su strade più agevoli, comunque sterrate. L’intero tracciato è segnato, benché in alcuni punti necessiterebbe di qualche aggiornamento … L’attuale circuito presenta infatti una segnaletica incoerente, perché il numero distintivo sarebbe lo 001 e i colori a strisce bianche e rosse; ma, in alcuni bivi manca una segnaletica bianco-rossa chiara e lungo la parte conclusiva dell’anello sono utilizzati solo paletti di legno e colori viola accanto a frecce, propri delle mountain bike senza continuità per lo 001.
Il tracciato dell’antico percorso realizzato a fine anni ’90 era contraddistinto dai numeri 10 e 11, ma dopo i primi anni del 2000 era sempre più impossibile ritrovare la strada. Questo sia per la mancanza di manutenzione ordinaria sia per l’ostracismo dei proprietari di fondi sui quali passava l’Anello, i quali di fatto impedivano il ritrovamento del precedente sentiero.
Lungo il percorso troveremo almeno 2 fonti d’acqua attive, Fonte delle Monache e Fonte Capo Vetra, anche se nei mesi estivi è tutta da verificarne la portata.
Difficoltà:
E = Escursione semplice (vedi legenda)
Abbigliamento: sportivo, scarpe da trekking (per informazioni chiedere alle guide).
Cosa Portare: Zaino da almeno 50 l. con sacco a pelo e tenda, scorte d’acqua e viveri.
Legenda
T = Turistico alla portata di tutti.
Percorso non lungo, ben segnalato che non richiede problemi di orientamento e dove è facile reperire acqua e cibo.
E = Escursione semplice.
Sentieri di ogni genere (mulattiere,pascoli, detriti, pietraie) non sempre segnalati, ma riportati in cartografia, dove ci sono poche possibilità per acqua e cibo.
EE = Escursione per Esperti.
Terreni o piani di calpestio particolari non sempre riportati sulle carte o con poche segnalazioni, guadi impegnativi (dopo piogge o disgelo). Scarsa presenza di acqua. Richiedono allenamento ed esperienza.
EEA = Escursione per Esperti ed Attrezzati.
La sigla si utilizza per percorsi attrezzati sia in grotta che lungo vie ferrate dove è richiesto l’uso di dispositivi di autoassicurazione. Questi percorsi non sono di competenza di una guida escursionistica che si appoggia per trekking EEA ad una guida alpina.